Consumatori più consapevoli alle aziende chiedono sostenibilità

I consumatori italiani sono sempre più consapevoli dei propri diritti, e individuano nella sostenibilità ambientale e sociale, e nello sviluppo tecnologico, i temi principali su cui concentrare il dibattito con aziende e istituzioni. Inoltre, secondo le Associazioni dei consumatori, le aziende sono più pronte a relazionarsi positivamente, anche se non tutte fanno abbastanza.

A tracciare il quadro della situazione è la ricerca Consumatori, associazioni e aziende: l’evoluzione dello scenario italiano, realizzata da Ipsos e realizzata tramite 130 interviste qualitative e quantitative ai responsabili delle Associazioni dei consumatori a livello nazionale e regionale.

Anche le aziende dovrebbero sostenere l’azione delle Associazioni dei consumatori

Dalla ricerca emergono le considerazioni positive da parte degli intervistati sul quadro normativo europeo, ritenuto più tutelante, ma negative sulla minore centralità di consumatori e Associazioni nell’agenda politica nazionale, nonché su un sistema associazionistico non del tutto adeguato ai tempi. Ovviamente anche le aziende sono chiamate a sostenere l’azione delle Associazioni per garantire maggior tutela e consapevolezza ai consumatori. Gli indicatori di qualità delle azioni considerate più rilevanti riguardano la qualità dell’offerta, la sottoscrizione di accordi, arbitrati e protocolli per favorire la risoluzione delle controversie, l’efficienza del customer-care, una reale attenzione alla sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale.

I settori energetico e telefonico i più “evoluti”

A livello di dinamiche settoriali, dal punto di vista del rapporto con i consumatori vengono considerati più evoluti i settori energetico e telefonico. Il focus sul settore energetico evidenzia che il trend di maggiore interesse per i rappresentanti delle associazioni nazionali è quello relativo al passaggio al mercato libero, a cui seguono temi legati alla sostenibilità come la mobilità sostenibile, la transazione energetica, e l’economia circolare.

Gli intervistati giudicano abbastanza buono l’impegno delle aziende energetiche su questi temi, anche se potrebbero fare di più. Per quanto riguarda in particolare il passaggio al mercato libero i rappresentanti delle Associazioni regionali lo considerano un evento negativo, e sono tutti d’accordo nel giudicare mal gestito il passaggio a tale regime.

Criticità irrisolte e nuove emergenze. Ma il rapporto fra aziende e consumatori migliora

I rappresentanti nazionali e regionali delle Associazioni dei consumatori, riporta Adnkronos, considerano inoltre come la poca chiarezza e trasparenza della bolletta sia una criticità irrisolta del passato, e vedono come nuova emergenza il proliferare di tanti piccoli operatori.

Sia nel comparto oil sia nel gas e nell’energia elettrica, poi, le relazioni tra aziende e consumatori sono giudicate migliori rispetto al passato, ma non ancora ritenute diffusamente soddisfacenti. Soprattutto a livello di rappresentanti delle associazioni locali.