Detrazioni, fino al 50% anche per l’acquisto di mobili

C’è tempo sino alla fine del 2017 per avere la possibilità di ottenere detrazioni pari al 50% per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici. Precisa l’Agenzia delle Entrate sul proprio sito e ci conferma Pedrazzini Arreda, punto vendita cucine a Milano: “Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione”.

Quando e come

Le persone interessate ad accedere alla possibilità di detrazione devono sapere che per ottenerla “è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia – e usufruire della relativa detrazione (10mila euro massimo di spesa ammessa in detrazione) – sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali”. Tale detrazione è valida anche quando i beni acquistati servono per arredare un ambiente diverso dall’immobile oggetto di intervento edilizio. Però occorre sapere che “Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni”. L’Agenzia dell’Entrate precisa che non è necessario che le spese di ristrutturazione siano precedenti a quelle dell’acquisto degli arredi: “La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria”.

Gli interventi necessari

Gli interventi necessari per usufruire della detrazione sono:

– manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di singoli appartamenti (mentre i lavori di manutenzione ordinaria – tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti o infissi esterni e rifacimento di intonaci interni – non danno diritto al bonus);

– ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

– restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

– manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

L’arredo nuovo si può detrarre

Questa possibilità vale per la maggior parte dei mobili nuovi. Una buna occasione per fare un restyling della propria casa, possibilmente scegliendo pezzi di qualità e di design come quelli esposti da Pedrazzini Arreda. La detrazione spetta per mobili nuovi come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. La stessa regola vale per gli elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni) secondo quanto rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta a condizione che non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio.

Quanto si può detrarre

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10mila euro riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

E come

Per ottenere la detrazione occorre indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o ‘Redditi persone fisiche’): per averla occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non si può pagare con assegni, contanti o altri mezzi. L’acquirente dovrà conservarla ricevuta del bonifico; la ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito); la documentazione di addebito sul conto corrente; le fatture di acquisto dei beni e servizi acquistati.