Mondo in “subbuglio”: come cambiano i consumi degli italiani? 

L’incertezza geopolitica, economica e la crisi climatica stanno influenzando le scelte di stile di vita e di spesa dei consumatori italiani. Lo rivela l’Ey Future Consumer Index. Cambia anche la scala delle priorità dei nostri connazionali. Ad esempio, al primo posto si colloca il risparmio, seguito dalla salute fisica e mentale e dalla sostenibilità. Il 65% dei consumatori si concentra sull’impatto ambientale dei consumi, con attenzione al riciclo (56%) e al risparmio di acqua (41%).

Questi risultati provengono dalla tredicesima edizione dell’indice, che ha coinvolto oltre 22mila cittadini nel mondo, di cui 500 in Italia.

L’incertezza economica e le nuove priorità

Il 91% dei consumatori italiani è preoccupato per la propria condizione economica, mentre l’81% allarga i timori all’economia del Paese. Le principali ansie riguardano l’aumento dei prezzi di elettricità, gas e acqua (75%) e l’incremento dei costi di beni alimentari e carburanti (73%).

La salute è un tema rilevante, con il 62% che ritiene elevati i costi per un’assistenza sanitaria di qualità. Le incertezze economiche, le pressioni inflazionistiche e il cambiamento climatico spingono i consumatori italiani a modificare stili di vita e modelli di spesa, orientandosi verso comportamenti più oculati e sostenibili.

Risparmio fa rima con sostenibilità

Il risparmio è uno degli obiettivi dei cittadini italiani. Il 76% degli intervistati sarà più cauto nelle spese, mentre il 38% pianifica di trascorrere più tempo a casa per risparmiare. Stefano Vittucci, Consumer Products and Retail Sector leader di Ey in Italia, sottolinea che le tensioni geopolitiche e l’inflazione stanno guidando i consumatori verso azioni più sostenibili.

Ridurre lo spreco alimentare (94%), riparare oggetti anziché sostituirli (75%) e porre attenzione al riciclo (56%) sono tra le risposte messe in atto dai consumatori.

Meno acquisti, più salute

I consumatori tagliano gli acquisti principalmente per risparmiare (75%) e proteggere l’ambiente (43%). Le categorie in cui si prevede di spendere meno includono accessori moda (66%), abbigliamento e calzature (53%), giocattoli e gadget (49%), elettronica di consumo (48%), bellezza e cosmesi (47%), mobili per la casa (43%) e automobili (40%).

Dopo le preoccupazioni economiche, la salute fisica e mentale è la seconda priorità dei consumatori. Lo stress legato alla situazione economica induce una maggiore attenzione alla salute personale, con il 67% che sarà più consapevole monitorando la salute mentale attraverso app o dispositivi smart (43%).

Il ruolo delle aziende

Anche se le aziende rispondono con prodotti più sani e sostenibili, i prezzi elevati restano un deterrente (62%). Il 59% dei consumatori chiede trasparenza e informazioni precise. Anche i governi sono chiamati in causa: devono svolgere un ruolo chiave per un futuro sostenibile, secondo l’82% dei consumatori, affiancando le aziende in questo o processo.