Sostenibilità e bollette: gli italiani preferiscono il “solare” 

Per gli italiani la sostenibilità va a braccetto con la necessità di contenere i costi delle bollette, e tra chi è già in possesso di un impianto fotovoltaico (33,4%) tra le motivazioni che hanno spinto all’installazione, oltre alla sostenibilità e all’abbattimento dei costi, c’è anche il desiderio di indipendenza energetica (58,4%). La scelta dell’azienda a cui affidarsi è guidata dalla possibilità di usufruire di incentivi statali e detrazioni fiscali (77,9%), ma anche da poter delegare le questioni burocratiche e ingegneristiche (60,4%) e dalla qualità delle componenti (37,6%) affiancata dalla reputazione dell’azienda stessa (35,9%). Sono alcune evidenze emerse dalla survey condotta da Otovo, marketplace dedicato alla vendita online e installazione di pannelli fotovoltaici per il mercato residenziale. 

Chi ha già installato un impianto non si pente della scelta 

Se a fronte delle scelte compiute, e dell’attuale situazione relativa agli incentivi, il 72,5% degli intervistati ripeterebbe la propria scelta di installare un impianto fotovoltaico, chi ancora non è passato al solare non lo ha fatto soprattutto per l’incertezza della situazione relativa ai bonus statali (39,2%). Ma anche per la difficoltà nel trovare l’azienda giusta a cui affidarsi (33,3%) e per la mancanza di sopralluogo prima dell’installazione (17,2%). A queste motivazioni va aggiunta anche l’impossibilità, riscontrata in molti casi, di procedere con l’implementazione di pannelli solari a causa di vincoli paesaggistici (15%), elemento attualmente risolvibile da Otovo grazie alla rinnovata disponibilità nella gestione di pratiche sottoposte a questo vincolo. 

Senza il Superbonus il fotovoltaico è ancora più conveniente 

A differenza di quanto si possa pensare, la fine del Superbonus e dello sconto in fattura hanno permesso al fotovoltaico di diventare ancora più conveniente. Non dovendo più sostenere gli oneri verso la banca, il preventivo oggi non viene più rincarato dal costo della cessione. Inoltre, viene applicato lo sconto detraibile in 10 anni dell’effettivo 50% grazie alla detrazione fiscale. Come conseguenza, anche i prezzi dei fornitori si sono ridotti notevolmente, perché in precedenza erano ‘tarati’ su una domanda superiore. “In Italia siamo ancora indietro nell’implementazione dell’energia solare rispetto agli altri paesi europei, e questo è un peccato perché le ore di sole e la nostra posizione geografica ci offrono un grande potenziale di utilizzo – commenta Fabio Stefanini, Managing Director di Otovo Italia, Svizzera, Austria e Germania. 

L’attenzione all’ambiente resta forte anche tra chi non è ancora passato al solare 

“L’indagine che abbiamo svolto ha evidenziato anche come le potenzialità di un impianto solare non siano ancora ben comprese – continua Stefanini -, basti pensare che solo il 37% dei rispondenti ha indicato correttamente 4 o 5 anni come tempo di rientro dell’investimento, mentre il 61% ha scelto 10 anni, quasi il doppio”. Viene invece riservata grande attenzione all’ambiente, riporta Askanews, che resta una delle motivazioni principali anche per chi ancora non ha installato un impianto (49,5%). C’è infatti più consapevolezza per quanto riguarda l’impatto ambientale, dove il 64% degli intervistati ha indicato un risparmio di CO2 di 2.000kg l’anno.