Leadership femminile, modello vincente o ancora utopia?

L’indagine “Donne e mondo del lavoro” realizzata da SWG e commissionata da Amazon ha rilevato che per gli italiani la leadership femminile rappresenta un modello vincente, ma tra le donne lavoratrici, quasi una su due ritiene che nella propria azienda non ci siano uguali opportunità di carriera o equità di stipendio a parità di ruolo. La figura della donna viene associata al ruolo di caregiver familiare fin dalla fase dei colloqui di lavoro e alle ‘ragazze’ viene chiesto molto più spesso rispetto agli uomini se hanno o intendono avere dei figli.

In azienda ancora pochi servizi per le donne

Nonostante il 27% degli intervistati abbia dichiarato che la propria azienda stia valutando l’implementazione di nuovi servizi per ridurre il gender gap o introdurre dei servizi a favore della genitorialità e del caring, sono ancora poche le azioni poste in essere in questo senso. Solo il 23% delle aziende ha creato delle strutture che si occupano dell’inclusione delle donne e il 22% ha introdotto servizi di cura come nidi aziendali, convenzioni e baby-sitting. Il 38% degli intervistati occupati ha dichiarato che non sono presenti e non saranno attivate in futuro iniziative di formazione e crescita professionale destinati alle signore. Questi dati sono molto differenti nella visione che uomini e donne forniscono in merito ai servizi introdotti dalle aziende: infatti, mentre i primi appaiono molto più positivi nei loro giudizi, forse anche a causa di un livello di consapevolezza significativamente più basso, tra le donne le criticità emergono con una forza decisamente superiore.

Il comando al femminile è ritenuto più efficace

Tuttavia, nonostante questa disparità, il 65% delle donne e il 47% degli uomini intervistati ritengono che la leadership femminile sia più efficace. In particolare, i partecipanti al sondaggio riconoscono alle donne  doti fondamentali per il business quali empatia e gentilezza (78%), comunicazione efficace (67%), capacità di incentivare e stimolare il cambiamento (67%), maggiore attitudine al problem solving (66%), capacità di portare fiducia e positività all’interno del team (65%). Ci sono anche evidenze che molti intervistati preferirebbero avere una responsabile donna, ma solo il 25% di questi ha effettivamente una capa”.  

I nomi di riferimento dell’imprenditoria

Ai partecipanti all’indagine è stato infine chiesto chi riconoscono come proprio potenziale leader tra le imprenditrici italiane, riporta Ansa. Tre sono i nomi maggiormente espressi. Il 20% delle donne sceglierebbe Mariangela Marseglia, amministratore delegato di Amazon Italia, mentre tra gli uomini il primo gradino del podio è condiviso tra la presidente di Fininvest Marina Berlusconi (19%) ed Emma Marcegaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Marcegaglia Holding S.p.A (19%).