Mobilità urbana, addio all’auto se i mezzi pubblici funzionano

Abbandonare la macchina per spostarsi in città con i mezzi pubblici è una scelta percorribile? Sì, a patto che ci siano alcune condizioni essenziali. Il sondaggio Ipsos-Legambiente ‘Tipi mobili nelle città italiane’ ha infatti rivelato che un cittadino su quattro è disposto ad abbandonare l’auto privata a favore dei mezzi pubblici, ma solo se questi sono convenienti e puntuali. L’indagine ha analizzato le abitudini di mobilità su scala nazionale, con un focus sulle grandi città italiane di Roma, Napoli, Firenze, Milano e Torino. I risultati mostrano una grande varietà di comportamenti di mobilità tra gli italiani, che richiedono risposte diverse. Ad esempio, il 23% del campione nazionale è rappresentato dagli ‘aperti al pubblico’, ovvero coloro che preferiscono i mezzi pubblici e condivisi, ma solo se i servizi sono potenziati e i costi ridotti.

Anche a piedi o in bicicletta

Il sondaggio ha rivelato anche che il 19% degli italiani preferisce camminare o andare in bicicletta perché conviene, ed è disposto a rinunciare completamente all’auto di proprietà a favore di servizi di sharing più sicuri e potenziati. Questo gruppo è cresciuto dopo il lockdown, soprattutto nelle grandi città come Roma e Torino. Al contrario, tra coloro che si muovono spesso nelle periferie e nei piccoli centri, prevale il gruppo degli ‘Irriducibili individualisti – mai fermi ma incollati al volante’ (14% del campione).

Il trasporto pubblico italiano è al di sotto della media europea

Secondo Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente, i dati emersi dalla campagna e dal sondaggio dimostrano che i cittadini sono disposti a cambiare il loro modo di muoversi, ma il trasporto pubblico in Italia è al di sotto della media europea. Per rendere le città più sostenibili e inclusive, occorre adottare politiche che rendano i quartieri e le città più accessibili in bici e con mezzi elettrici condivisi, anche attraverso l’adozione di nudge policies (o spinte gentili) come incentivi economici, abbonamenti e miglioramenti dei servizi. “Queste misure devono andare di pari passo, poiché l’esperienza di tutte le città del mondo dimostra che senza l’una, l’altra non può funzionare” conclude Poggio.

Gli interventi a favore della mobilità green

Legambiente sostiene che per trasformare le città italiane in vere ‘clean cities’, occorre disegnare percorsi prioritari ciclo-pedonali, incrementare i mezzi pubblici, creare zone scolastiche, aumentare i servizi e le infrastrutture di mobilità elettrica e condivisa, progettare zone cittadine a ‘zero emissioni’, anche per la distribuzione delle merci.