Mobilità attiva: in calo il trend di spostarsi a piedi o in bici

È quanto indicano i dati della Sorveglianza Passi, condotta dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss): sono poco più di 4 italiani adulti su 10 (42%) a recarsi a scuola o al lavoro a piedi, in bicicletta, o utilizzando altre strategie di mobilità attiva. Ma il trend è in calo rispetto agli anni passati. In molti casi, poi, i valori appaiono al di sotto della soglia che permetterebbe di ottenere i maggiori benefici indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità per la diminuzione della mortalità e ridurre l’insorgenza di molte malattie croniche.

Il Sud è più sedentario

“Complessivamente – riferisce l’Istituto – nel biennio 2021-2022 il 42% degli adulti intervistati pratica mobilità attiva e dichiara di aver usato la bicicletta o di essersi spostato a piedi per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani nel mese precedente l’intervista”.
Ma il trend appare in calo, considerando che “dal 2017 al 2022 – continua l’Iss – si registra una lieve diminuzione della quota di persone che si muove a piedi o in bici per gli spostamenti abituali, in particolare, la riduzione è più forte tra coloro che riescono a raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati, specialmente al Sud”.

L’Oms raccomanda almeno 150 minuti a settimana di attività moderata

“Il 19% degli intervistati – dettaglia ancora l’Iss – risulta fisicamente attivo con la sola pratica della mobilità attiva, perché grazie a questa raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Oms, ovvero almeno 150 minuti a settimana di attività moderata, e il 23% risulta parzialmente attivo per mobilità attiva praticata, perché si sposta a piedi o in bicicletta, ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana. La quota di persone che raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Oms attraverso la mobilità attiva è maggiore tra i 18-24enni, ma anche fra i 50-69enni, fra le persone con alto livello di istruzione, fra gli stranieri e fra i residenti nelle regioni settentrionali, rispetto al resto del Paese, riporta Adnkronos.

Quattro consigli per spostamenti più salutari

Se la distanza non è eccessiva il consiglio è di muoversi a piedi, considerando che i 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana raccomandati dall’Oms corrispondono a un tragitto quotidiano di circa 2,5 km per 5 giorni. Se però ci si muove prevalentemente con i mezzi del trasporto pubblico, riporta il Sole 24 Ore, perché non riservare un tratto del percorso, almeno 1 km, da fare a piedi. E se si vuole utilizzare la bicicletta e la distanza è troppa, perché non considerare l’ipotesi di una ‘mobilità mista’, ad esempio, combinando treno o metro (molti mezzi prevedono la possibilità di salire con biciclette, e-bike e bici pieghevoli) con tragitti in bicicletta. Ma se proprio non si può evitare di muoversi in automobile, parcheggiare a distanza dal luogo di arrivo e proseguire a piedi per almeno 1 km.