Healthy food: non solo tendenza, ma segno di ripresa

Nel nostro ‘nuovo’ mondo domestico, la cucina spesso è il centro, e la spesa alimentare è sempre più forte sul bilancio familiare. In parte, abbiamo anche cambiato il nostro modo di fare la spesa, scoprendo nuovi punti vendita, valorizzando quelli vicini a casa, e imparando a fare la spesa online. Anche in virtù di queste nuove abitudini vediamo nel cibo e nella relazione con i prodotti alcuni trend che ormai consideriamo consolidati: il food come potenziamento, integrazione e prevenzione, la sempre maggiore ricerca di prodotti con vitamine, sali minerali, nutrienti benefici (i Super-Foods), il ritorno alla valorizzazione di sapori e ricette italiane e l’attenzione al bio, il Km0, e la sostenibilità. Insomma, l’healthy food è una nuova tendenza, ma è anche un segno di ripresa dai quasi due anni di pandemia.

Conseguenze e riflessi in vista della ‘nuova normalità’

Altri trend, molto in auge prima della pandemia, ora sono un po’ sottotono, come l’innovazione, la snackizzazione il Food-on the go, l’experience a tutti i costi, e la personalizzazione. Queste considerazioni portano a ‘distillare’ tre aree di conseguenze e riflessi in vista della ‘nuova normalità’. Innanzitutto, è indubbio che stiamo riportando al centro della nostra visione del mondo l’idea di una ‘sottrazione’, o di un ‘meglio a meno’, e quella di una deglobalizzazione, con l’apparente minore voglia di sperimentare il nuovo/lontano/esotico e un minore fascino per ciò che semplicemente costa o per l’innovazione fine a sé stessa.

Le ripercussioni sul consumer journey

Inoltre, la centralità sulla salute rafforza i legami tra salute e cibo, salute e ambiente, e salute e clima. Questo ha ovvie ripercussioni sul consumer journey, dove le nuove routine di acquisto si affermano come ‘alterazione delle abitudini’ e dilemma tra adeguamento e trasgressione. Non si dimentichi infatti che ricerca di cibi/marche premium e corsa al discount sono fenomeni egualmente in crescita. Terza area di conseguenza riguarda sia le aziende del settore alimentare, sempre molto sollecitate dalle novità così come dalla presenza quotidiana delle marche, sia i consumatori, che chiedono più innovazione e azioni sul territorio in logiche di sostenibilità, con attenzione all’ambiente.

La salute è la cosa più importante

La sostenibilità, oggi, deve essere ‘funzione’ prima ancora che etica deve essere ‘sistema’ di soggetti e di relazioni, perché un ‘cibo buono’ deve far bene a me, agli altri e all’ambiente oltre che essere vantaggioso. Quindi, in definitiva, la salute è la cosa più importante: lo stare bene porta salute, e per questo possiamo contare su scelte alimentari, di prodotti e di comportamenti orientati alla salute Vicini o lontani, anche gli altri devono essere una risorsa: siamo tutti connessi, lo abbiamo capito bene, e nessuno si salva da solo. Dobbiamo recuperare tempi e spazi, non necessariamente per fare più cose, ma per realizzare sogni, esperienze, immersioni, anche semplicemente per avere più tempo discrezionale.