Immobiliare, alberghi: mercato in crescita, investire conviene

Gli alberghi sono un’asset class sulla quale investire conviene. Anche per l’anno in corso, e gli operatori del settore immobiliare confermano un sentiment positivo soprattutto per l’andamento del comparto alberghiero.  È quanto risulta dall’indagine Sentiment del mercato immobiliare condotta da Claudio Cacciamani, docente dell’Università di Parma. L’indagine, elaborata su base quadrimestrale dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare, si basa su interviste rivolte a circa duecento operatori del mercato, appartenenti ai settori del trading, development, property management, facility management, progettazione, valutazione, consulenza e finanza immobiliare.

L’hospitality è la destinazione d’investimento più interessante

Dallo studio emerge quindi che risultano rinsaldate le attese di quanti per l’anno scorso avevano previsto un assestamento del mercato. Il 39% del campione, riporta Askanews, è convinto che i prezzi rimarranno stabili, con un lieve aumento soprattutto per il comparto alberghiero. Il 57% degli operatori pensa infatti che il mercato degli alberghi sia in crescita, anche perché gli hotel potrebbero beneficiare di una riduzione nei tempi di acquisto, segnale che il comparto rimarrà vivace. Lo dimostra la risposta degli operatori alla domanda sulla destinazione d’investimento più interessante, che vede privilegiato l’ambito dell’hospitality, anche in relazione ai possibili eventi sportivi invernali dei prossimi anni, e alla crescente attrazione turistica del nostro Paese.

Roma calamita un maggiore interesse per gli hotel più centrali

Sempre per quanto riguarda gli investimenti, rimane forte il presidio delle regioni del Nord Ovest soprattutto per il residenziale e per gli uffici. Tuttavia, la novità è nel potere attrattivo del Centro Italia, in particolare di Roma, che risulta calamitare un interesse maggiore che in passato soprattutto per gli hotel più centrali (47%), hotel in generale (35%), negozi (33%) case (22%), e uffici (11%). Per gli hotel risulta interessante e competitivo anche il Sud Italia (23%).

Un altro segnale positivo nelle aspettative degli operatori immobiliari proviene dalla strategia di business che intendono adottare nella propria attività professionale: cresce la percentuale di quanti prevedono di effettuare nuovi investimenti (46% circa), aumenta la volontà di sviluppare nuove linee di business (34,7%), e nessuno vuole ridurre il personale.

Aspettative positive per il futuro del settore immobiliare

Rimane quindi positiva l’aspettativa per il futuro del settore immobiliare secondo il 24% circa degli intervistati, a fronte del 70% che ne prevede la stabilità. Si è sostanzialmente ridotta invece la quota di coloro che ritengono che avverrà un peggioramento (5%o contro 14% di otto mesi fa), e annullata la percentuale dei pessimisti. Per quanto riguarda l’indice Fiups, che sintetizza il Sentiment, il 2018 si è rivelato un anno di tendenziale crescita, poiché si è passati da 19.51 (primo quadrimestre) a 18.59 (secondo) e a 19.11 (terzo).