Segno meno per la fiducia dei consumatori: in maggio l’indice tocca il suo valore più basso

Il clima di fiducia dei consumatori italiani è in netto peggioramento, e a maggio 2018 da 116,9 l’indice scende a 113,7. Ma secondo gli ultimi dati Istat anche l’indice composito che riguarda le imprese è in flessione, anche se di lieve entità, passando da 105,0 a 104,7.

“Il marcato calo dell’indice del clima di fiducia dei consumatori a maggio – commenta l’Istat – interrompe la sostanziale tenuta registrata nei primi 4 mesi del 2018”. A maggio infatti la fiducia dei consumatori raggiunge il valore più basso dallo scorso settembre: ad agosto era pari a 111,3.

Al calo dell’indice hanno contribuito i giudizi, e soprattutto le attese, sulla situazione economica, anch’esse fortemente peggiorate.

Differenti intensità di flessione

L’evoluzione negativa dell’indicatore di fiducia dei consumatori riflette dinamiche sfavorevoli di tutte le componenti, ma con differenti intensità. Il clima personale e quello corrente passano infatti rispettivamente da 108,0 a 107,7, e da 114,0 a 112,4, mentre il clima economico diminuisce da 141,8 a 132,6, e quello futuro passa da 121,1 a 116,5, mostrando quindi flessioni più marcate, riporta una notizia Askanews.

Con riferimento al mondo delle imprese, il clima di fiducia diminuisce nel settore delle costruzioni (da 135,2 a 134,1), e in quello dei servizi (da 106,4 a 106,0), ma rimane stabile nella manifattura (a quota 107,7). Nel commercio al dettaglio, invece, si stima un aumento dell’indicatore, che passa da 97,6 a 99,8.

Il settore manifatturiero e quello delle costruzioni

A livello settoriale nel comparto manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordini, mentre le attese sulla produzione sono in calo, e il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino registra un leggero aumento. Nel settore delle costruzioni si stima un diffuso miglioramento dei giudizi sugli ordini, a cui però si uniscono stime in calo per le aspettative sull’occupazione.

Per quanto riguarda i servizi, l’evoluzione negativa riflette un peggioramento sia dei giudizi sia delle attese sugli ordini. I giudizi sull’andamento degli affari sono invece in miglioramento, e per il settore del commercio al dettaglio, se i giudizi sulle vendite sono in peggioramento, si stima un aumento delle aspettative sulle vendite future.

“Un andamento prevedibile, strettamente connesso alla situazione di instabilità”

Secondo Federconsumatori, riferisce la Repubblica, si tratta di “un andamento ampiamente prevedibile, strettamente connesso alla situazione di instabilitàpolitica, che si riflette sull’andamento economico, causando allarmanti ripercussioni. È inevitabile, in tale contesto, l’apprensione di famiglie e imprese, fattore che di certo peserà sull’andamento economico dei prossimi mesi”.